Messico
Oaxaca: ALTO ALLA MASSACRE E ALLA SELVAGGIA REPRESSIONE
26/11/2006
ALTO ALLA MASSACRE E ALLA SELVAGGIA REPRESSIONE DEL GOVERNO FEDERALE, DEL PAN E DEL PRI A OAXACA
MOBILITAZIONE E SCIOPERO NAZIONALE DI SOLIDARIETÀ
Ieri, dopo una “megamarcha” in opposizione a Ulises Ruiz (URO), migliaia di poliziotti della PFP, sostenuti dalla polizia ministeriale e dalle “carovane della morte” dei paramilitari del pristi [del PRI] hanno aggredito con una violenza inaudita i combattivi compagni dell’APPO. La giornata di ieri è stata sicuramente una delle più violente in queste ultimi sei mesi di lotta. I nostri compagni di Oaxaca che circondavano la PFP sono stati attaccati con armi da guerra, lacrimogeni, blindati leggeri e il accampamento di Santo Domingo [in cui dopo lo sgombero dello Zocalo risedeva l’APPO] è stato incendiato. Un gruppo di paramilitari montati su dei furgoni hanno sparato non meno di cento colpi in direzione dei militanti e attivisti, uccidendo tre di loro. Hanno portato via i corpi di due. Secondo notizie delle ultime ore, ci sono centinaia di detenuti e decine di “desaparecidos”. Durante la notte, i blindati della polizia hanno pattugliato per le strade, arrestando i militanti, mentre i sicari di URO percorrevano la città armati dai loro mitra. La PFP è perfino entrata negli ospedali per portare via i compagni feriti, ma i poliziotti sono stati respinti dalla coraggiosa resistenza dei compagni lavoratori del settore ospedaliero.
Secondo il governo e la PFP, l’intenzione dell’intervento è quella di “ristabilire l’ordine” attraverso l’arresto di tutti i membri dell’APPO sotto inchiesta. La città si è trasformata nello scenario di una vera e propria caccia alle streghe, con le stesse caratteristiche dei metodi impiegati dal PRI negli anni 60 e 70. Nel fratempo, i nostri compagni provano a riorganizzarsi e a resistere contro la brutale repressione.
Il governo di Fox e il PRI dimostrano come attraverso la repressione più spietata intendono di azzittire l’eroico popolo di Oaxaca che continua a lottare. Esiste un patto reazionario fra PAN e PRI per farla finita con questo movimento di lotta, per evitare che si trasformi in un punto di riferimento per i lavoratori, i contadini e i giovani di tutto il paese (...). Con questa repressione PRI e PAN vogliono creare le condizioni per fare si che il nuovo governo pro-imperialista di Calderón si possa istallare senza maggior problemi il 1° dicembre. Lascerebbe un ampio spazio per il PRI e il PAN per continuare a varare in parlamento tutti i programmi anti-popolari e anti-operai. [Reprimendo spietatamente la Comune di Oaxaca], vogliono evitare che Ulises Ruiz sia rovesciato dalla pressione e la resistenza popolare. Potrebbero così posteriormente mettersi d’accordo su una soluzione di alternanza che non screditasse il PRI di Oaxaca ne le istituzioni anti-democratiche.
Di fronte a questa brutale aggressione, il popolo di Oaxaca deve rivendicare il suo diritto alla legittima autodifesa e riorganizzarsi per rispondere a questa ondata di morte e repressione organizzata dalla SEGOB, il governo federale e il PRI.
È urgente organizzare la solidarietà attiva in tutte le piazze del paese. Solo la mobilitazione operaia e popolare permetterà di frenare la repressione che si sta abbattendo contro i lavoratori, i contadini, gli indigeni e gli studenti oaxaqueños. I sindacati più importanti in cui sono organizzati centinaia di migliaia di lavoratori devono rendere effettiva la solidarietà di classe che dobbiamo ai nostri fratelli di Oaxaca. La direzione del SME, de la UNT, del sindacato minatore, della CNTE nazionale devono organizzare uno sciopero nazionale per evitare un altro bagno di sangue. Questo sciopero dovrebbe avere come asse fondamentale l’unificazione della lotta contro la repressione e di appoggio all’APPO con le rivendicazioni specifiche dei diversi settori in lotta contro il governo in cui sarebbe integrata la lotta contro l’aumento del prezzo del latte, della benzina e contro le privatizzazioni. I sindacati devono dimostrare che stanno al fianco dei lavoratori in lotta, anche per frenare la brutale aggressione contro il popolo di Oaxaca.
Nella tessa maniera, i sindacati, la “otra campaña”, le organizzazioni operaie e di sinistra, le organizzazioni che dicono di difendere i diritti umani e tutte quelle che hanno ultimamente manifestato contro la repressione a Oaxaca (come ad esempio la CND), dovrebbero organizzare la mobilitazione contro la repressione. Questo dovrebbe passare attraverso una grande manifestazione nazionale di solidarietà con azioni in tutto il paese per mettere le nostre forze al servizio della difesa elementare del popolo di Oaxaca. Dobbiamo dare impulso in maniera unitaria a un piano nazionale di mobilitazione, capeggiato dai sindacati e dalle organizzazioni popolari, per frenare questo attacco, cominciando per mettere in piedi un Coordinamento Nazionale contro la Repressione e in Difesa del Popolo di Oaxaca.
– ABBASSO LA REPRESSIONE DELLA PFP E DELLE CAROVANE DELLA MORTE CONTRO IL POPOLO DI OAXACA!
– FUORI LE FORZE DI REPPRESSIONE DA OAXACA!
– FUORI ULISES RUIZ!
– ABBASSO TUTTE LE DENUNCIE PENALI CONTRO I MEMBRI DELL’APPO!
– PER LA RIAPPARIZIONE DEI “DESAPARECIDOS”!
– LIBERTÀ IMMEDIATA PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI!
LIGA DE TRABAJADORES POR EL SOCIALISMO-CONTRACORRIENTE (LTS-CC)
LIGA DE UNIDAD SOCIALISTA (LUS)
Messico DF, 26/11/06
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– Urgente: Repressione a Oaxaca
Dopo la 7° Megamarcha organizzata ieri per rioccupare lo Zocalo, la PFP ha scatenato una brutale repressione contro il movimento popolare oaxaqueño. Radio Universidad riporta al meno tre morti nei pressi della facoltàdi medicina. I militanti sono stati uccisi da paramilitari priisti che ha portato via due dei tre corpi.
È partita poco tempo fa nella capitale, Messico DF, una manifestazione di solidarietà . I/le militanti della LTS-CC assieme ai/lle militanti della LUS stanno distribuendo il volantino di cui vi allego la traduzione.
W la Comune di Oaxaca e la resistenza del popolo oaxaqueña!
Onore ai compagni caduti!
W la solidareità internazionale!
– Foto della 7° Megamarcha di ieri (sabato 25)
http://chiapas.indymedia.org/display.php3?article_id=139429
http://chiapas.indymedia.org/display.php3?article_id=139479